Ciuccio bambino
28/09/2020

Quale ciuccio scegliere per i neonati allattati al seno?

By MomCamp

Il ciuccio è quell’oggetto che molto spesso risolve i pianti infiniti dei neonati che non vogliono addormentarsi senza e solleva i genitori da una situazione critica in mezzo ad urla e lacrime strappacuore.

I neonati che vengono allattati al seno hanno però qualche difficoltà in più a trovare il ciuccio perfetto perché sentono la differenza tra il capezzolo della mamma e il ciuccio artificiale e possono non gradirlo e addirittura rifiutarlo.

Quando e perché dare il ciuccio al neonato

Generalmente ai neonati che prendono il latte materno è meglio non dare subito il ciuccio perché potrebbe creare qualche problema proprio con l’allattamento. Il neonato si abitua infatti a nutrirsi al capezzolo e potrebbe non capire subito la reale differenza tra la fonte che gli dà nutrimento e il ciuccio: meglio aspettare almeno quattro settimane e poi provare con il ciuccio.

Da sempre i genitori si dividono in due categorie: quelli che non hanno problemi a dare al bimbo il ciuccio e quelli che preferiscono crescerlo senza. Per la verità ci sono studi scientifici che ritengono il ciuccio un rimedio contro il rischio di SIDS, la morte improvvisa infantile. Ci sono infatti statistiche che hanno rilevato come i neonati che utilizzano il ciuccio siano meno a rischio di incorrere in questa tragica fatalità. Inoltre dando il ciuccio al piccolo si evita che si succhi il pollice, un’abitudine che nel lungo periodo comporta problemi al palato.

Come si usa il ciuccio

L’aspetto più importante nell’utilizzo del ciuccio è sicuramente la sua pulizia. Va sterilizzato spesso perché può venire a contatto con batteri e germi e ripetendo questa operazione si evita di danneggiare il sistema immunitario del bambino.

Un’abitudine di molti genitori è quella di addolcire con zucchero o altro il ciuccio ma si tratta di un errore perché questo potrebbe portare problemi futuri come la carie. Se il bimbo rifiuta il ciuccio non bisogna forzarlo, se gli cade e non lo rivuole non è un problema.

Il ciuccio è un diversivo, da utilizzare in particolari occasioni, non necessariamente sempre. Ci sono momenti della giornata in cui è d’aiuto, se il bimbo piange perché magari ha le coliche, se si è troppo indaffarati, in una situazione di emergenza, o in viaggio, allora è un buon alleato ma di certo non rimpiazza e sostituisce l’affetto e le coccole di mamma e papà.

Fino a quando si usa il ciuccio

I pediatri e gli studiosi consigliano di togliere il ciuccio, in maniera magari graduale, intorno ai due anni di età. Ogni bambino è diverso dall’altro e sui tempi ci potrebbero essere alcune differenze ma è sempre una questione di mesi poi va tolto definitivamente per non compromettere lo sviluppo dell’apparato dentale e del palato, problema che si svilupperà con la crescita del piccolo.

In alcuni casi il neonato sarà abituato ad averlo sempre con sé e subito sarà un piccolo trauma non averlo più. Per evitare strilli e urla continui è bene coccolarlo e farlo giocare più del solito indirizzando il suo interesse su mamma e papà e altre cose fino a che avrà completamente dimenticato l’esistenza del succhietto.

Nel caso di allattamento al seno difficile è meglio non introdurre proprio l’uso del ciuccio perché aumenterebbe i problemi legati alla sua alimentazione. Solo in seguito, se si nutre correttamente e se è necessario si può iniziare a dare il ciuccio. Se il bimbo soffre di infezioni alle orecchie va ricordato che con l’uso del ciuccio il problema potrebbe amplificarsi perché è in grado di aumentare il rischio delle infezioni. E’ consigliato consultare il pediatra e decidere insieme il da farsi.

I migliori ciucci per neonati allattati al seno

Esistono diversi tipi di ciucci, i più usati e diffusi sono i ciucci a ciliegia e quelli a goccia.