Osteoporosi: donne e menopausa
Negli ultimi decenni, l’osteoporosi ha colpito 5 milioni di persone in Italia, soprattutto donne durante la fase di menopausa. Le statistiche indicano che circa il 23% delle donne di età superiore ai 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni sono afflitti da questa condizione.
Emerge chiaramente come tale patologia rappresenti una sfida in costante crescita, sia per il comparto della sanità pubblica che per l’elaborato sistema sanitario nazionale.
L’osteoporosi è una condizione ossea debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, ma è particolarmente rilevante per le donne, soprattutto durante la fase della menopausa.
Comprendere questa connessione è fondamentale per la prevenzione e la gestione efficace della salute ossea nelle donne: l’osteoporosi infatti non solo si può evitare ma si può anche curare.
In questo articolo, capiremo quindi meglio che cos’è esattamente l’osteoporosi di cui tutti avranno sentito parlare, chi colpisce e perché questa condizione è strettamente collegata alla menopausa.
Che cos’è l’osteoporosi e chi colpisce?
In base alle rilevazioni dell’ISTAT per l’anno 2020, l’osteoporosi si pone al quarto posto fra le malattie o condizioni croniche più diffuse, visto che ne è colpita l’8,1% della popolazione italiana. Prima ci sono l’ipertensione (17,9 per cento), l’ar-
trosi/artrite (16,0 per cento) e le malattie allergiche (11,4 per cento), mentre seguono la bronchite cronica e l’asma bronchiale (6,1 per cento) e il diabete (5,8 per
cento).
L’osteoporosi è una malattia ossea caratterizzata dalla perdita di massa ossea, che è causa di una fragilità scheletrica e che va ad aumentare notevolmente il rischio di fratture. Colpisce ovviamente sia uomini che donne, ma le queste ultime sono generalmente maggiormente soggette al problema, soprattutto dopo i 50 anni, con la comparsa dei primi sintomi della menopausa.
Le ossa diventano più fragili e suscettibili a fratture, influenzando la qualità della vita. Spesso non si è consapevoli della propria condizione fino a quando non si verificano le prime fratture. Misurare la densità minerale ossea attraverso esami specifici, chimati MOC (leggi approfondimento) può quindi essere fondamentale per una diagnosi precoce e il trattamento preventivo.
Perché quindi l’osteoporosi colpisce maggiormente le donne?
La predisposizione delle donne all’osteoporosi è – come dicevamo – in gran parte legata ai cambiamenti ormonali e in particolare alla diminuzione degli estrogeni durante la menopausa.
Gli estrogeni sono infatti ormoni fondamentali per mantenere un’adeguata densità ossea. Quando la produzione di questi ormoni diminuisce, le ossa possono iniziare a perdere massa a un ritmo accelerato.
La genetica, il peso corporeo, la razza e lo stile di vita possono anche contribuire al rischio individuale. Educare le donne sull’importanza della gestione ormonale durante la menopausa e incoraggiare uno stile di vita sano sono passi cruciali per ridurre il rischio di osteoporosi.
L’approccio consapevole alla salute delle ossa deve iniziare già dalla giovane età, per cercare di massimizzare la densità ossea, prima dell’incombenza della menopausa.
Osteoporosi e menopausa
La diretta correlazione tra osteoporosi e menopausa è evidente: la menopausa è una fase di transizione nella vita di una donna in cui la produzione di estrogeni diminuisce infatti significativamente.
Questo declino ormonale può accelerare la perdita di densità ossea, aumentando il rischio di osteoporosi e quindi di fratture (fratture da fragilità).
La consapevolezza della stretta relazione tra menopausa e osteoporosi è fondamentale per incoraggiare le donne a intraprendere misure preventive, come consulenze mediche regolari da un Bone doctor (clicca qui per saperne di più), esami della densità ossea e l’adozione di uno stile di vita sano.
Una precoce gestione attiva della salute ossea può infatti ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare osteoporosi in seguito.
Prevenzione dell’osteoporosi nelle donne
La prevenzione dell’osteoporosi inizia con uno stile di vita sano, che comprende:
- L’esercizio fisico regolare, in particolare l’attività di resistenza, può contribuire a mantenere e migliorare la densità ossea.
- Abbandonare il fumo e moderare il consumo di alcol sono altrettanti passi essenziali.
- L’assunzione adeguata di calcio e vitamina D, cruciale per mantenere la salute delle ossa.
La prevenzione dell’osteoporosi inizia quindi a tavola, come sempre il rapporto tra salute e alimentazione è molto stretto.
Osteoporosi femminile e alimentazione
Una dieta equilibrata è fondamentale per la salute delle ossa, specialmente durante e dopo la menopausa.
Alimenti ricchi di calcio, come latticini, verdure a foglia verde e pesce, forniscono i nutrienti necessari per mantenere stabile l’adeguata densità ossea.
In aggiunta alla dieta è anche possibile assumere appositi integratori di calcio, ma è sempre importante consultare prima dell’uso un professionista della salute.
Perché il calcio è importante per la salute delle ossa?
Il calcio è un minerale essenziale per la salute delle ossa, perché svolge un ruolo fondamentale nella formazione e nella manutenzione della struttura ossea.
Le ossa sono infatti costituite principalmente da calcio, fosforo e collagene.
Il calcio quindi incide su:
- formazione delle ossa
Durante la crescita, l’infanzia e l’adolescenza, il corpo ha bisogno di quantità significative di calcio per la formazione e la crescita delle ossa. Una corretta assunzione di calcio durante queste fasi della vita aiuta a garantire la costruzione di ossa forti e sane.
- Mantenimento della densità ossea
Con l’avanzare dell’età, il corpo continua a necessitare di calcio per mantenere la densità ossea. La perdita di massa ossea è un processo naturale che può portare a condizioni come l’osteoporosi, caratterizzata da ossa fragili e suscettibili di frattura. L’assunzione sufficiente di calcio aiuta a rallentare questo processo.
- Contrazione muscolare
Il calcio è coinvolto anche nella trasmissione degli impulsi nervosi e nella contrazione muscolare. I muscoli scheletrici, che sono attaccati alle ossa, richiedono un adeguato equilibrio di calcio per funzionare correttamente. La carenza di calcio può portare a problemi muscolari e crampi.
- Regolazione del sistema nervoso
Il calcio svolge un ruolo chiave nella trasmissione degli impulsi nervosi. Assicura che le cellule nervose possano comunicare efficacemente tra loro e con i muscoli.
Per garantire la salute delle ossa, è quindi importante assicurarsi di consumare un’adeguata quantità di calcio tramite la dieta.
Perché anche la vitamina D è importante per le ossa e come si assume?
La vitamina D è essenziale per la salute delle ossa perché svolge un ruolo cruciale nella regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo.
La vitamina D incide infatti su:
- assorbimento del calcio
La vitamina D facilita l’assorbimento del calcio nell’intestino tenue. Senza una quantità sufficiente di vitamina D, anche se si assume una quantità adeguata di calcio, il corpo potrebbe non essere in grado di assimilarlo efficacemente.
- Utilizzo del calcio
La vitamina D aiuta il corpo a utilizzare il calcio depositato nelle ossa, contribuendo così alla loro forza e salute.
- Mantenimento della densità ossea
Una carenza di vitamina D può portare a problemi di salute delle ossa come l’osteomalacia negli adulti e il rachitismo nei bambini. Queste condizioni sono caratterizzate dalla demineralizzazione delle ossa, rendendole deboli e suscettibili a deformità e fratture.
- Regolazione del fosforo
Oltre al calcio, la vitamina D regola anche il metabolismo del fosforo, un altro minerale essenziale per la salute delle ossa.
La principale fonte di vitamina D per il corpo è l’esposizione alla luce solare. Quando la pelle viene esposta ai raggi ultravioletti B (UVB) del sole, inizia infatti a sintetizzare la vitamina D.
Tuttavia, esistono anche fonti dietetiche di vitamina D, tra cui:
- pesce grasso: salmone, tonno, aringhe e sgombro sono buone fonti di vitamina D;
- Tuorlo d’uovo;
- Latte fortificato: alcuni alimenti, come il latte e alcuni tipi di cereali, sono spesso arricchiti con vitamina D.
È importante notare che, sebbene l’esposizione al sole e la dieta siano fonti importanti di vitamina D, in alcuni casi potrebbe essere necessario integrare con integratori vitaminici, specialmente in persone con scarsa esposizione al sole o con difficoltà a ottenere sufficienti quantità di vitamina D dalla dieta.
Tuttavia è sempre consigliabile consultare un professionista della salute, prima di assumere integratori. La quantità consigliata di vitamina D può infatti variare a seconda dell’età, dello stile di vita e delle condizioni di salute individuali.
Concludendo, l’osteoporosi è una sfida significativa, soprattutto per le donne durante la menopausa. Tuttavia, con la consapevolezza, la prevenzione attiva e uno stile di vita sano, è possibile mantenere ossa forti e ridurre il rischio di fratture.
Consultare regolarmente uno specialista Bone Doctor, ad esempio, adottare una dieta ricca di calcio e vitamina D e praticare attività fisica sono passi fondamentali per promuovere la salute ossea a lungo termine nelle donne.
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